Arte e Creatività Digitale,  Fotografia e Video,  Luoghi e Memoria,  Senza categoria,  Storytelling

🎬 Dal sogno all’immagine: creare uno storytelling visivo con l’AI

Come ho usato l'AI per il mio video musicale

Tutto è iniziato da un’idea: trasformare un luogo reale e carico di storia come la Villa De Vecchi, celebre villa ottocentesca oggi in stato di abbandono, in un viaggio narrativo interiore.
La sfida era ricreare atmosfere, ambienti e suggestioni senza mai violare fisicamente lo spazio, rispettando la sua memoria e preservando ciò che resta.

Lo storytelling: dal buio alla luce

Il punto di partenza è stato lo storytelling: costruire una narrazione visiva che seguisse il percorso di un sogno o di una visione interiore.

  • La prima parte: atmosfere cupe e decadenti, un viaggio dentro la memoria, tra specchi, fantasmi e frammenti.

  • La trasformazione: la rottura dello specchio, simbolo del confronto con sé stessi e della liberazione.

  • Il finale: la luce, il giardino rigoglioso, le colombe. Un cammino che parte dall’oscurità e arriva alla rinascita.

La creazione delle immagini

Il lavoro è iniziato con un processo di co-creazione con l’AI:

  • Partendo da foto d’epoca e immagini attuali della villa, dalle mie descrizioni e da fotografie personali, l’AI ha generato frame iperrealistici coerenti tra loro.

  • Gli interni della villa sono stati ricostruiti con attenzione filologica, arricchiti di dettagli polverosi e mobili in stile 800/900.

  • Ogni immagine è stata creata pensando alla progressione narrativa, così da avere materiale pronto per la sequenza video.

Post-produzione e montaggio

Il flusso di lavoro è stato ibrido:

  • Prima fase in Lightroom per uniformare luci, contrasti e tonalità in bianco e nero.

  • Poi in Photoshop per rifinire dettagli, aggiungere coerenza visiva e integrare elementi narrativi.

  • Infine, il montaggio è stato fatto in DaVinci Resolve, con dissolvenze e transizioni pensate per accentuare il viaggio interiore: dal buio iniziale alla luce finale.

Il risultato è un video in 2K, dove ogni immagine respira e si fonde nella successiva.

La scelta stilistica

Il bianco e nero è stato fondamentale:

  • Elimina la distrazione del colore, concentrando lo sguardo su luce e ombre.

  • Conferisce un tono atemporale e fotografico.

  • Accompagna il simbolismo del sogno: più cupo nelle prime scene, sempre più luminoso verso la conclusione.

“La storia visiva è chiara: dal conflitto interiore alla liberazione. Tutti i frame parlano la stessa lingua. Lo specchio e i frammenti sono il cuore simbolico, mentre il finale dall’alto dà respiro e chiusura. Un vero viaggio catartico.”

🎥 Cosa sarebbe servito nella realtà

Immaginiamo di voler realizzare lo stesso progetto senza AI, girandolo realmente a Villa De Vecchi.
Ecco cosa avremmo dovuto affrontare:

  • Autorizzazioni → la villa è in stato di abbandono, quindi servirebbero permessi speciali, con il rischio di non ottenerli.

  • Location scouting e sicurezza → sopralluoghi, valutazione della stabilità degli ambienti, misure di protezione per troupe e attori.

  • Troupe completa → regista, operatori, direttore della fotografia, macchinisti, tecnici luci, fonici.

  • Attori e comparse → per interpretare il bambino, l’uomo adulto, figure evanescenti ecc.

  • Costumi e trucco → coerenti con l’epoca e con l’estetica voluta.

  • Macchine da presa e luci professionali → per ottenere i contrasti cupi, le atmosfere polverose e i giochi di luce tra finestre e corridoi.

  • Post-produzione massiccia → color grading, effetti visivi per fantasmi, dissolvenze, invecchiamento degli interni.

  • Budget elevato e settimane di lavoro, tra pianificazione, riprese e montaggio.

💰 Una stima realistica per un progetto di questo tipo, anche in forma ridotta, oscillerebbe tra i 30.000 e i 50.000 euro, considerando troupe, attori, costumi, noleggio attrezzature e post-produzione.

💡 Con l’AI invece…

  • È stato possibile creare e controllare ogni dettaglio direttamente da immagini, descrizioni e input testuali.

  • Abbiamo potuto sperimentare più varianti fino a trovare quella giusta, senza costi aggiuntivi.

  • Il tutto è stato fatto senza rischiare di danneggiare la villa o violare restrizioni.

  • Il risultato è stato comunque un racconto visivo coerente, emozionante e pronto per diventare un video.

     

Etica e preservazione

Un aspetto importante: tutto questo è stato possibile senza violare alcuna regola o mettere a rischio la villa, che resta un luogo fragile e da preservare.
L’AI ha permesso di ricreare virtualmente spazi e atmosfere che oggi sarebbe impossibile filmare in sicurezza.
In questo senso, la tecnologia diventa anche un mezzo di tutela del patrimonio, perché racconta senza deturpare.

Ispirazione per altri creatori

Questo progetto vuole essere anche uno spunto per altri creatori:

  • L’AI può generare materiale visuale di altissima qualità, utile per video, cortometraggi o storytelling multimediale.

  • La post-produzione resta fondamentale: Lightroom e Photoshop servono a dare coerenza e personalità al materiale grezzo.

  • Con software come DaVinci Resolve è possibile creare un prodotto finito, fluido e cinematografico.

“Il Nemico” non è solo un video: è un esperimento narrativo e tecnico che dimostra come l’AI possa diventare alleata della creatività, aiutando a raccontare storie profonde, rispettando luoghi e memorie, e aprendo nuove strade per lo storytelling visivo.”

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Translate »